Sab. Dic 7th, 2024

Enrico Letta, il Binotto della politica italiana

Che stratega! Prima chiude in malo modo con Conte accusandolo di aver fatto cadere il governo dell’amatissimo (da lui) Draghi. Accoglie nel proprio “campo” Di Maio, Brunetta, Carfagna, Gelmini e chiunque decida di tradire i propri precedenti legami. Punta tutto sulla fantomatica “agenda Draghi” spostando l’asse della propria coalizione ancora più al Centro (tanto la sinistra è morta…) per parlare ad una voce sola con Renzi e Calenda. Senza tuttavia riservare qualche stilettata a Renzi che, come ben noto (soprattutto a lui) non è tipo permaloso… Ingloba Articolo Uno prendendosi Speranza, ma non Bersani che saggiamente preferisce auto-pensionarsi anziché mettere la faccia su un minestrone impazzito. Si prende anche i partitini della “lista cocomero” di Fratoianni e Bonelli, anti-draghiani fino a ieri e dunque immediatamente massacrati sui social dai propri (pochi, ma battaglieri) attivisti che avrebbero invece preferito un patto alla Mélenchon con Conte e Bersani.

Poi l’abile stratega, il Binotto della politica italiana, lancia una proposta politica sicuramente indigesta ai centristi/ex destri: una timidissima mini-patrimoniale per pagare un piccolo bonus (lui la chiama “dote”) ai 18enni. Sia chiaro, è la solita proposta auto-disinnescata tipica del PD, ma tanto basta allo scorpione Renzi per alzare la posta e – in coppia con l’altro egomaniaco Calenda – minacciare la nascita di un terzo polo (che poi sarebbe il quarto, ma lasciamo perdere). Se dunque i centristi volessero andare fino in fondo il gran genio di Enrico Letta porterebbe a casa un campo strettissimo con dentro solo il suo PD, Di Maio (ormai l’ha adottato, contento lui) e gli anti-draghiani del cocomero…obiettivo 20% se va bene.

Letta, sapevi con chi avevi a che fare… Pensavi davvero di fregare Renzi? Ti stupisci che un’area politica costituita da Renzi, Calenda e mezza ex Forza Italia possa “aiutare la destra”? Ma pensa…

La strategia del segretario PD, a questo punto, consegna senza nemmeno combattere tutti – ma proprio tutti – i collegi uninominali alla destra. La Destra, alla Camera, parte dunque già da 130-0. Gli altri 270 seggi saranno da assegnare col proporzionale e la Destra ne prenderà – almeno – la metà. Partita ampiamente chiusa prima ancora di iniziare.

Caro Letta, a questo punto il dubbio è legittimo: la strategia del PD l’hai fatta te o tuo zio Gianni?

PS: serve organizzare una seria opposizione all’ormai imminente ed inevitabile governo Meloni, occorre dunque dare la massima forza elettorale possibile a quelle forze politiche che possono concretamente fare opposizione. Non al PD dunque.

PS2: probabilmente Calenda e Renzi stanno soltanto “alzando la posta” per ottenere qualcosa e alla fine comunque si alleeranno col PD. Se lo faranno sarà tuttavia a costo di un sostanziale ridimensionamento del ruolo di Letta stesso. Altro che front-runner! Comunque vada, per il PD, sarà un disastro.

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