Filosofia
Avvertire il ruolo etico della progettazione è forse la sfida più importante che un giovane ingegnere o architetto deve affrontare. Le recenti evoluzioni degli strumenti grafici, che sempre più spesso influenzano in maniera tangibile l’esito stesso della progettazione, non devono distrarre dal fine principale che ognuno deve porsi, ovvero il miglioramento della vita.
E’ il valore sociale dell’architettura e della programmazione urbanistica a porsi oggi più che mai come vincolo imprescindibile. Ogni azione progettuale ha un suo autore ben definito, delle finalità, una committenza, un’utenza finale.
La storia ci insegna che può esserci vita sociale anche in luoghi estremamente disagiati, mentre non è detto che in luoghi “ideali” possa svilupparsi vitalità. Sta al progettista in maniera preminente l’analisi del contesto. Progettare senza conoscere il luogo, le persone, ma soprattutto la storia rischia di produrre disastri.
Compito di un progettista oggi deve dunque essere prima di tutto saper conoscere il luogo in cui realizzare la propria opera, rifuggendo dalle tentazioni fortissime della modularità e del facile guadagno che le moderne tecnologie favoriscono ulteriormente.
Mirco Giubilei