Ciao Povery

Il Reddito di Cittadinanza ad ottobre 2021 è percepito da 1,22 milioni di nuclei familiari con un importo medio di 575 euro, mentre la Pensione di Cittadinanza è percepita da 139 mila nuclei per una media di 257 euro. In totale ci sono quindi 1,36 milioni di nuclei familiari che percepiscono una delle due misure: questo implica che ci sono 3 milioni di persone coinvolte nelle due misure.

Da quando Reddito e Pensione di Cittadinanza esistono, cioè da aprile 2019, in media ad averne usufruito sono state 1,12 milioni di persone al mese – il RdC con un importo medio di 562 euro e la PdC con 244 euro. Luglio 2021 è stato il mese con il maggior numero di beneficiari (1,4 milioni).

Circa due terzi dei percettori del Reddito è costituito da minori, anziani, disabili o inabili al lavoro. Metà dell’altro terzo dei percettori è costituito per il 46% da persone che hanno già un lavoro, ma che hanno una retribuzione talmente bassa da non raggiungere nemmeno i 780€ mensili definiti dall’ISTAT come soglia minima sotto la quale possiamo parlare di “lavoratori poveri”.

Solo un sesto dei percettori del reddito dunque, circa mezzo milione di persone (lo 0,008% circa degli italiani), è costituito da persone abili al lavoro.

Leggendo i giornali e le dichiarazioni di tanti protagonisti del dibattito politico sembra che questa misura, minima, di civiltà costituisca un inaccettabile privilegio. Gente che vive veramente di sussidi (come vogliamo chiamare gli stipendi da oltre 10.000€ mensili dati a politici che spesso neanche vanno in Parlamento a fare il loro lavoro?) quotidianamente insulta questo mezzo milione di persone in difficoltà oltre ad altri due milioni e mezzo di persone impossibilitate al lavoro o letteralmente sfruttate (guadagnando meno di 35€ il giorno penso si possa dire, no?). Da quale pulpito? Cosa giustifica questo odio diffuso verso i poveri?

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