Mi permetto di esternare alcune considerazioni tecniche e politiche, prendendo a spunto l’articolo di un cittadino, pubblicato sul giornale telematico “il Fendente” dal titolo: “Sempre dall’articolo del Nuovo Corriere Aretino del 10/09/09”, che prendendo in esamina parte delle dichiarazioni del Sindaco riferite alla sicurezza che qui di seguito riporto integralmente :
““Consulente sicurezza.
Occorre una maggiore responsabilizzazione dei tutori dell’ordine in genere. C’è stato il gestore di un pub che ha detto che non ha mai visto i vigili. Qualcuno li ha visti in macchina tutti e quattro insieme, non va bene. Questo glielo deve dire il Colonnello Minniti che attende la relazione….
Riflessione-domanda:
Una volta quando un responsabile amministrativo veniva a conoscenza di presunte irregolarità non aveva il dovere “almeno” di aprire un’indagine amministrativa?
Dopo tali affermazioni del Sindaco, l’assessore responsabile dei vigili fa finta di niente?
Con la massima fiducia a tutti viene da domandarsi: E’ forse silenzio assenzo?.
Ai cittadini l’ardua sentenza…””
Il sindaco parla e non sa cosa dice e di cosa parla.
Ingaggia un consulente che non poteva assumere perché ha nell’amministrazione le professionalità competenti a dare risposte tecniche ed operative (chissà se l’opposizione ha segnalato la delibera alla Corte dei Conti che sulle spese di rappresentanza si è sempre dimostrata severa richiedendo i denari agli amministratori che con leggerezza spendono e spandono).
Si lamenta del servizio come se lui non fosse il capo dell’amministrazione.
Ma quello che ha dell’incredibile, nel suo dissennato dialogare parla delle lamentele di un gestore di pub “…C’è stato il gestore di un pub che ha detto che non ha mai visto i vigili. Qualcuno li ha visti in macchina tutti e quattro insieme, non va bene…” (si può intuire a quale gestore si riferisce visto che la questione riguarda l’angolo di via XX Settembre con via Mazzini. Zona che è al centro delle polemiche e delle denuncie fatte dai cittadini residenti per i continui atti di malcostume e vandalismo).
Scarica ingenuamente sul Colonnello Minniti responsabilità che non può avere non avendo qualifica giuridica (è stato assunto come consulente del sindaco e come tale a lui e solo a lui può dare la sua consulenza).
Quanto all’apertura di un’indagine amministrativa nei confronti di presunti responsabili, non ravviserei sui vigili ipotesi di responsabilità, a loro il compito di applicare le disposizioni amministrative in materia di sicurezza, igiene pubblica, commercio, ma il lavoro diventa arduo quando la politica e gli amministratori non danno le dovute coperture, al contrario si eliminano le ordinanze, si danno concessioni assurde per pedane ed ingombri vari su strade pubbliche spesso a discapito della sicurezza, dell’igiene.
Il Sindaco Polcri ha grosse responsabilità, sul piano della correttezza e dell’etica politica, ha politicamente tradito i cittadini e le stesse liste civiche che una alla volta ha liquidato su mandato dei suoi “uomini” di centrodestra. Nonostante tutto, umanamente, ciò che vedo, non è un sindaco nel pieno delle sue funzioni, ma una persona smarrita, debole, in balia di “giovani e rampanti politici” che, pieni solo del loro edonismo nichilista fanno della città terra bruciata.
Polcri è oggi, per sua responsabilità, il sindaco di una città non più governata che segna il passo, prossima al collasso economico e della stessa macchina amministrativa. Lo sanno bene i suoi giovani rampanti politici, lo sanno così bene che non mi meraviglierò se, un domani ormai prossimo, saranno loro stessi a scaricare l’ormai ingombrante ed inutile sindaco, scaricando su di lui e su qualche suo fedelissimo le responsabilità del disastro amministrativo, pensando, così facendo, di rifarsi una purezza politica magari inventando una lista civica addomesticata come già il presidente della C.M. Riccardo Marzi, il “noir deus machina” dell’amministrazione Polcri ha preannunciato; intanto, e di oggi sulla stampa locale, il rimbrotto del medesimo, rivolto al sindaco, a non stancarsi…………
Sansepolcro, 17 settembre 2009 Ferdinando Mancini