Un nuovo Governo inevitabilmente divide. Da una parte (ed è molto strano essere per la prima volta da quella parte) c’è la speranza e l’entusiasmo di chi ha condotto un lungo percorso e ora legittimamente non vede l’ora di mettersi all’opera; dall’altra chi teme la fine del Mondo, le cavallette, il fascismo o altre perversioni.
In tutta sincerità non avrei mai pensato che M5S e Lega potessero trovare un accordo per governare insieme e ovviamente le differenze restano.
Non conosco i ministri leghisti, in particolare il Fontana che in queste ore è oggetto di molti attacchi per alcune sue frasi francamente assurde pronunciate anni fa. Ricordo comunque che la Lega, una Lega secondo me molto peggiore di quella attuale (vogliamo confrontare Borghezio con Bagnai?), ha già governato l’Italia per circa 10 anni, per un breve periodo anche con il centrosinistra di Dini; la Lega governa inoltre molte regioni e comuni eppure non pare che in quegli enti siano state adottate misure neofasciste o liberticide (a parte i casi al limite della neurodeliri come quelli di Adro qualche tempo fa).
I ministri del Movimento 5 Stelle invece li conosco bene, quattro di loro anche personalmente, due di loro (Giulia Grillo e Alfonso Bonafede) sono stati anche a Sansepolcro per sostenerci. Ho in loro fiducia totale.
Prendeteci dunque in giro se sbagliamo i congiuntivi, se facciamo proposte che potete non ritenere corrette, se sbagliamo a vestirci nelle grandi occasioni al Quirinale (scusateci, non siamo abituati).
Scusateci se in questi anni vi siete sentiti offesi dalle nostre accuse, che tuttavia sono sempre state critiche politiche (ok, ogni tanto storpiavamo dei nomi e davamo dello Psiconano o del Truffolo a quel personaggio che, in teoria, doveva essere il grande avversario della Sinistra e poi si è ritrovato a governarci insieme).
Il Governo Conte non è eletto al pari di quelli precedenti? Su questo avete ragione. Il sistema elettorale italiano del resto non prevede meccanismi tali da garantire la maggioranza assoluta a nessuno se non ottiene almeno una percentuale prossima al 50% (e a me sinceramente pare anche giusto). Su questo avete ragione e, se vi siete sentiti offesi perché avevamo detto che i vostri Monti, Letta, Renzi e Gentiloni non erano eletti è anche giusto chiedervi perdono. Non chiederemo mai perdono ovviamente per le critiche politiche legittime fatte a Governi che hanno sempre privilegiato interessi altrui a quelli dei semplici cittadini.
Con tutti i nostri difetti e i nostri limiti abbiamo ottenuto il 32,7% dei consensi. Non vi fa onore dire a chi ci ha votato che ha sbagliato. Chi vota non sbaglia, sbaglia casomai chi non vota e quindi lascia agli altri la scelta. Una parte significativa di quel 32,7% è fatta anche di persone che, legittimamente, avevano avuto fiducia in Matteo Renzi portando il suo partito a superare il 40% nel 2014. A quei tempi i cittadini votavano correttamente e ora sono diventati forse dei cretini? Non vi fa onore dirlo e non vi aiuta a crescere. Ricordate come reagimmo noi nel 2014 dopo la tranvata delle Europee? Ci prendemmo il famoso Maalox e cominciammo a riflettere sugli errori indubbiamente fatti. Da allora di errori ne abbiamo fatti altri, il che è umanamente possibile, ma cercando sempre di progredire. Se ci fossimo fermati a dire “abbiamo ragione noi, è la gente che sbaglia a votare” oggi non saremmo di sicuro al Governo.
Alla fine ci siamo riusciti e permetteteci di festeggiare un paio di giorni prima di dare avvio, da lunedì, a questa nuova legislatura. Non abbiate timore di fascisti o altre ombre di un passato che non ci appartiene. Non vi dico nemmeno di aver fiducia a priori, se siete scettici ne avete tutte le ragioni del mondo. Del resto lo ero anch’io quando mi proponevano Alfano al Ministero degli Esteri o Mastella alla Giustizia.
Perdonate dunque se risponderò con l’ironia alle vostre ferali paure. Il solo pensiero che l’ombra del fascismo possa essere accostata a un Governo in cui siedono con ruoli di grande importanza amici come Giulia Grillo, Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli mi fa davvero ridere.