Intervista al più giovane dei 5 candidati sindaci di Sansepolcro
Da portavoce a candidato sindaco di Viva Sansepolcro. Mirco Giubilei (nella foto), ingegnere civile, è il più giovane fra i 5 aspiranti alla principale poltrona di palazzo delle Laudi, essendo nato il 13 agosto 1980. Attivo in politica dal 2004, sempre per il movimento che rappresenta, a nemmeno 31 ha deciso di concorrere alla carica di primo cittadino senza aver ricoperto finora alcun ruolo istituzionale.
Viva Sansepolcro è forse un esempio unico in tutta Italia. Le liste civiche, infatti, hanno di solito un tragitto breve, legato al periodo elettorale. Questa, invece, è in vita dal 1994 e nella sua durata temporale ha persino superato illustri partiti. A cosa si deve allora la sua lunga sopravvivenza?
“Il motivo è da individuare, a mio avviso, nella presenza di valori e progetti concreti. Queste credenziali distinguono Viva Sansepolcro dalle altre liste che nascono e muoiono. Le battaglie del passato per i diritti della collettività (ospedale e acqua su tutte) sono attuali anche oggi: il nostro percorso di 17 anni – ho avuto già modo di sottolinearlo – è stata una sommatoria di tante battaglie prima ancora che di tante teste”.
Non avete indugiato nel presentare la squadra di giunta, all’interno della quale troviamo i nomi di Alfredo Milani, del tanto “corteggiato” Andrea Borghesi, di Giancarlo Montuschi e dell’ex assessore Bruno Capaccioni. Quale segnale avete voluto inviare con una simile mossa?
“Premetto intanto che, mancando soltanto 5 giorni alla consultazione elettorale, rischiamo di rimanere gli unici ad averla fatta. La spiegazione è semplice e persino naturale: abbiamo privilegiato il criterio della competenza e non dell’appartenenza. Senza partiti alle spalle, tutto diventa più facile, non dimenticando che la qualità dei nostri esponenti ci è stata riconosciuta anche dagli esponenti delle liste avversarie, il che non mi sembra poco!”.
Quali sono i punti qualificanti del suo programma elettorale?
“In primo luogo, la trasparenza, che significa – a livello sostanziale – un cambiamento totale nel modo di amministrare la città, attraverso un rapporto più stretto fra istituzioni e cittadini. E poi, il taglio di tutti gli sprechi, che sono ancora tantissimi, con automatica revisione della gestione dei servizi più onerosi (rifiuti, acqua ecc.), al fine di recuperare una serie di risorse da reinvestire nell’incentivazione delle voci più in crisi, vedi il mondo del lavoro, nonché nella promozione culturale e turistica di Sansepolcro. Altro obiettivo che ci sta a cuore è quello di una gestione completamente nuova dell’urbanistica: stop al consumo ulteriore di territorio per favorire altresì le operazioni di recupero e ristrutturazione dell’esistente; inoltre, è necessaria una ridefinizione razionale di alcune frazioni e zone come Gragnano, il Trebbio e soprattutto il Melello”.
E sulla diga di Montedoglio qual è la sua proposta per il futuro?
“Una gestione che veda protagonisti gli enti locali e che porti dei benefici alla vallata, se non altro perché qui è stata sacrificata una fetta di territorio per garantire un servizio ad altre zone senza ottenere finora alcuna contropartita. Semmai, il presagio che ho è quello di un disegno strategico tendente alla privatizzazione, eventualità che ci vede nettamente contrari, perché da sempre – è oramai noto – ci battiamo per l’acqua in mano pubblica”.
Cosa auspicare dal piano strutturale?
“Oramai è stato approvato. E’ chiaro che a noi non piace, però non bisogna ugualmente perdere tempo nella redazione del regolamento urbanistico, cercando semmai di correggere quello che – a nostro parere – è da considerare errato: le villette in collina e non soltanto quelle. Anche la gestione della pianura fra il centro storico e il Trebbio ci lascia perplessi, trattandosi di un’area “jolly” nella quale un domani non è da escludere nemmeno una edificazione”.
Quali sono, infine, i validi motivi per votare Mirco Giubilei?
“Ci poniamo come alternativa alla partitocrazia: siamo quindi liberi e senza compromessi. In seconda battuta, la qualità della nostra lista e delle 16 persone che la compongono. Noi e la coalizione che sostiene Danilo Bianchi possiamo costituire le grandi incognite di questa consultazione”. Non lo dice espressamente, Mirco Giubilei, ma sogna un responso delle urne in doppia cifra percentuale. (Claudio Roselli dal Corriere di Arezzo di oggi)