Viva Sansepolcro diffida ufficialmente chiunque punti alla privatizzazione della Diga di Montedoglio ed esprime seri dubbi sulla veridicità delle affermazioni dell’assessore regionale
Dal 29 dicembre scorso, giorno dell’incidente alla diga, si fa un gran parlare a tutti i livelli istituzionali.
Ciò che constatiamo è che in tutti quanti, dopo generiche assicurazioni sulla sicurezza dell’invaso, l’attenzione si concentra prevalentemente sulla necessità di andare ad un rapido ripristino dell’invaso (che contiene, a regime, 140 milioni di mq di acqua), il che significa in concreto massimizzare i ricavi.
Non comprendiamo le affermazioni dell’Assessore Regionale Salvadori, secondo cui la gestione della diga sarebbe in passivo; se così fosse non si comprende perché lo stesso ipotizzi una ridistribuzione della proprietà della stessa in rapporto di 1/3 tra le Regioni Toscana ed Umbria ed il Ministero delle Infrastrutture.
È difficilmente giustificabile tanto interesse per una gestione in perdita considerato che nel 2008 l’Ente Irriguo, sebbene in liquidazione, deliberò un notevole aumento delle tariffe di rilascio. Considerati i volumi rilasciati (solo il Comune di Arezzo preleva da 22 a 24 milioni di mq l’anno), non si comprende come la gestione possa essere in perdita.
Fatte queste considerazioni, è per noi sicuramente prioritaria la sicurezza di chi risiede a valle dell’invaso, mentre rimane tutta in essere la questione della redditività. Questa potrebbe essere chiarita semplicemente rendendo di pubblica conoscenza un bilancio dell’Ente Irriguo. Ci piacerebbe conoscere anche chi è il beneficiario dei ricavi (non l’esattore), provenienti dai canoni di rilascio.
Il tutto per dire che la perdita gestionale dichiarata dall’Assessore Regionale non ci convince minimamente, poiché troppo è l’interesse a voler gestire escludendo le realtà pubbliche insistenti nel territorio. Inoltre, ci è sembrato che la “cosa”, venga gestita -tanto per cambiare- con un forte orientamento alla privatizzazione della gestione.
Alla vigilia di un importante referendum per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, certi di interpretare gli intendimenti dei cittadini, noi della Lista Civica diffidiamo chiunque a procedere verso ipotesi dannose ed economicamente ingiustificabili. Ci è bastata l’esperienza di Nuove Acque, non ci serve un’altra prova simile (del tutto negativa), sulla gestione di un bene comune.
Lista Civica VIVA SANSEPOLCRO
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