(da Corriere.it) SANSEPOLCRO (Arezzo) – Le colline sono quelle di Piero. Che le aveva “introiettate” già da bambino nella sua psiche di genio dell’arte, le aveva rielaborate negli anni e infine stilizzate e immortalate in alcuni dipinti, tra questi il “Battesimo di Cristo” custodito nella National Gallery di Londra e il “San Girolamo” dell’Accademia di Venezia. Capolavori firmati da Piero della Francesca uniti indissolubilmente alla sua terra natale, Sansepolcro in provincia di Arezzo, dove il Maestro ha tratto ispirazione immerso nei paesaggi di una rinascimentale campagna toscana sospesa tra fantasia e realtà. Adesso, secondo la denuncia di alcuni cittadini e di una lista di opposizione al comune di centrodestra, le colline di Piero rischiano di essere trasformate o peggio deturpare da una colata di cemento.
VILLETTE, STRADE E RISCHI IDROGEOLOGICI – Tutta colpa di un capitolo del piano strutturale dedicato “all’area di intervento strategico Is 11, sistema delle residenze collinari storiche e recenti” che, secondo le minoranze, dà la possibilità di costruire sino a 45 villette dai 100 ai 200 metri cubi ciascuna, strade e opere di urbanizzazione vari. Durante il consiglio comunale l’opposizione (Pd, Ulivo per la città ideale e la lista civica Viva Sansepolcro e Rifondazione) avevano presentato un’osservazione per cancellare il capitolo dedicato alla Collina di Piero respinta però dall’assemblea grazie ai voti di Pdl e Lega. Da allora la battaglia è diventata “extra-parlamentare” con tanto di dossier presentato dalla lista Viva Sansepolcro e dal suo capogruppo Ferdinando Mancini. Nel quale si evidenziano anche problemi idrogeologici. «Buona parte dell’area interessata dall’intervento e interessata da tempo da fenomeni franosi – denuncia Mancini – ed è inserita in un contesto ad elevato rischio idrogeologico. E’ dunque ancora più incomprensibile la scelta di edificare proprio su terreni che, anche dal punto di vista della sicurezza, risultano essere assolutamente inadeguati».
IL SINDACO: «COLOSSALE EQUIVOCO» – Secondo il dossier al piano strutturale si sono opposte anche Regione Toscana e Provincia di Arezzo e l’iter per le eventuali contestazioni è ancora in corso. Il sindaco di Sansepolcro Franco Polcri, indipendente, a capo di una maggioranza di centrodestra e studioso di Piero della Francesca, parla invece di un colossale equivoco e di speculazione elettorale in vista del voto di primavera. «Nessuna colata di cemento, la collina non sarà edificabile, ma si potranno recuperare solo limitate porzioni di terreno alle quali si possono aggiungere solo piccoli volumi e le eventuali nuove costruzioni saranno edificate sul lato non visibile. Semmai se scempio c’è stato, la colpa è da attribuire alle passate giunte di centrosinistra». Gli oppositori però non ci credono. «L’assalto alla collina ci sarà”, dicono. E chiedono all’Unesco di far diventare quella zona (insieme a tutta la provincia) patrimonio dell’umanità. «La collina di Piero può essere inserita a pieno titolo in una lista di luoghi da tutelare e da salvaguardare», dice Mancini.
Marco Gasperetti
15 settembre 2010