Nelle testate giornalistiche locali, on line, si susseguono ormai con cadenza giornaliera, le proteste di cittadini residenti nel centro storico esasperati dai troppi atti impuniti di vandalismo e malcostume.
Volendo nel merito fare alcune considerazioni, prendo a riferimento la nota di un cittadino che si firma “Il Tipografo”, pubblicata sul Fendente, che pone in evidenza l’ordinanza del Sindaco n. 151 del 21 agosto 2008, con l’intento di ricordare agli amministratori il rispetto di quanto decretato dal Sindaco e V. Sindaco, quest’ultimo, oggi, assessore alle attività produttive e Polizia Municipale.
Voglio rammentare che quest’ordinanza è preceduta da un’altra ordinanza, la 144 del 9 agosto 2008, con la quale si vietava la vendita per asporto di alcolici, provvedimento in seguito ripreso da altri Comuni della Provincia.
Entrambe le disposizioni furono da me suggerite come assessore alla Polizia Municipale e attività produttive.
Si rendeva necessaria un’azione serrata dell’amministrazione contro il malcostume che opprime i cittadini residenti in una parte della città storica. Assieme alle ordinanze fu istituito un turno serale della polizia municipale che per oggettive carenze d’organico fu possibile istituire per un solo giorno la settimana e a seguire il servizio fu potenziato grazie alla collaborazione d’operatori di vigilanza privata della ditta Telecontrol. Il loro apporto, nel perfetto rispetto delle regole e delle leggi dello stato, fu determinante nel contrastare i frequenti fenomeni di degrado sociale e gli atti vandalici che nel fine settimana si consumavano in città, arrivando a consegnare all’amministrazione i nominativi di decine di persone, tutte maggiorenni, oltre alle numerose segnalazioni fatte alle forze dell’ordine.
Tuttavia all’interno dell’amministrazione c’era chi, pur facendo della sicurezza una bandiera ideologica era più sensibile alle sollecitazioni dei pochi esercenti “interessati” dai provvedimenti, arrivando ad organizzare come cdl una riunione pubblica per contestare le sopra citate disposizioni a cui non fu tra l’altro invitato né il sindaco che li aveva firmati né l’assessore che li aveva suggeriti.
Gli eventi che ne seguirono sono storia di questi mesi. Ci fu un duro comunicato della Lista Civica che disapprovava il comportamento della cdl. La risposta di AN e UDC fu inverosimilmente quella di richiedere il ritiro delle deleghe all’assessore, richiesta subito avallata dal sindaco, fino ad arrivare agli ultimi eventi che vedono l’espulsione dalla maggioranza della lista civica Viva Sansepolcro.
Oggi il degrado nel centro storico è ancor più esasperato, le proteste dei cittadini si sono tramutate in esposti alla Procura della Repubblica, mentre dal palazzo delle Laudi si paventa l’assunzione di un collaboratore d’eccellenza, il Colonnello in congedo dell’arma dei CC dott. Minniti, a supporto del Vice Sindaco Mercati che lo scorso settembre si oppose a qualsiasi intervento a ristabilire il decoro e il vivere civile.
Tutta questa vicenda appare sempre più grottesca, se si tiene conto che sarebbe sufficiente far rispettare le ordinanze firmate dal sindaco e le normative vigenti in materia di regolamento d’igiene urbana, sicurezza e ordine pubblico.
La stessa rete di videosorveglianza, utile per contrastare gli abusi comportamentali e il degrado della città, che ho portato a compimento, nonostante fosse stata osteggiata dall’allora rappresentanza di AN, fatica a decollare.
Tuttavia se per dare “prodezza” al sindaco e all’assessore alla Polizia Municipale a far applicare le ordinanze e le norme vigenti e far cessare tutti questi comportamenti indecenti occorre un collaboratore d’eccellenza, ben venga il Colonnello Minniti.
Solo con il rispetto delle regole si garantisce allo stesso tempo: il vivere civile dei residenti, il lavoro degli esercizi pubblici, e il divertimento degli ospiti.
L’ex assessore della lista civica “Viva Sansepolcro” e cittadino residente nel centro storico.
Ferdinando Mancini
Sansepolcro, 8 maggio 2009