Fresco dall’ aver scavalcato il sindaco, nelle sue mansioni di primo cittadino, quindi del vero responsabile degli atti amministrativi in un atto importante quanto lo è una denunzia per diffamazione, si può leggere questa sua frase rilasciata al cronista che l’ha pubblicata: “Tutti gli errori del passato sono stati commessi da una persona che fortunatamente non appartiene più a questa maggioranza e che, anzi, invito a non continuare con il suo atteggiamento di odio e rancore, altrimenti ci vedremo costretti ad attuare iniziative di tutela nei confronti di chi attualmente amministra con la voglia di dare impulso alla città”
La frase è stata riportata dal cronista a pag.27 del “Corriere di Arezzo” in data 7 giugno 09. Chi accusa è il vicesindaco Mercati, mentre la persona accusata non è altro che l’assessore defenestrato (ancora non sono state rese note le motivazioni ai cittadini che sono nel loro diritto di saperle perché quell’assessore lo votarono).
Da quell’assessore che per conto di Viva Sansepolcro propose già nel 2005 di individuare in sede di Piano Strutturale un’area da destinare prioritariamente ad attività artigianali all’interno della zona industriale di Santa Fiora. In seguito, l’ex assessore alle attività produttive Ferdinando Mancini (è lui il personaggio di cui si parla) ha più volte sollecitato l’amministrazione comunale a prevedere incentivi e finanziamenti a giovani che volessero intraprendere nuove iniziative di impresa artigianale e manifatturiera magari anche nel centro storico, riqualificando e rendendo più appetibili non solo sotto l’aspetto produttivo aree della parte storica della nostra città obiettivamente un po’ abbandonate. Tali sollecitazioni tuttavia non hanno mai prodotto risultati poiché la linea di investimenti nell’artigianato fortemente voluta da PdL e Udc era ed è un’altra.
– E’ stato detto più volte che non c’erano soldi da destinare agli incentivi ai giovani aspiranti imprenditori artigiani. Tuttavia quei soldi sappiamo bene che c’erano e ci sono, tanto è vero che…il Comune li ha spesi! Come?
“Nel 2006 si è costituito a Sansepolcro il consorzio “Terra della Valtiberina”, fin dall’inizio fortemente sponsorizzato dal presidente del consiglio comunale Gianluca Enzo Buono, dal presidente della Comunità Montana Riccardo Marzi e da tutto il centrodestra locale. Tale “tifo” si tradusse anche in un intervento in consiglio comunale dello stesso Buono che si scagliò con termini degni di una taverna piuttosto che di una civile assemblea cittadina nei confronti dell’assessore Mancini, reo a suo dire di non sostenere il progetto del Consorzio. Mancini si oppose con forza all’ipotesi che il Comune diventasse socio del Consorzio, rischiando così gli effetti deleteri di un nuovo Cresp. scelta che fu avvallata all´unanimità della Giunta Comunale. Ora è possibile affermare che questa mia sua scelta si è rivelata giustissima e fu lungimirante”.
–Ci spieghi questa sua affermazione
-“In vista del bilancio 2008 il Consorzio presentò al Comune e alla Comunità Montana il suo “conto”, chiedendo ad entrambi gli enti ben 50.000 euro. Tali soldi dovevano essere spesi per alcune iniziative (Artes, mercatini natalizi ecc…) e per l’inaugurazione della sede del Consorzio. Piccolo particolare: il Consorzio ai tempi non aveva una sede, ma invitava comunque tutte le autorità a un banchetto di inaugurazione -costo 5.000 euro più IVA- chiedendone il finanziamento alle autorità stesse! Come assessore al ramo girai la questione alla Giunta e alle forze politiche di maggioranza, il bilancio non consentiva di poter elargire neanche un decimo di quanto richiesto e l´esosità della cifra richiesta imponeva una seria riflessine politica su cosa e come si intendesse operare nel settore delle attività produttive e se le richieste del Consorzio le si potevano configurare come contributo alle politiche di sviluppo dell´artigianato e del commercio o come più semplicemente le si dovevano intendere come iniziative ( ARTES), certamente importanti ma configurabili come attività di animazione di un territorio come le molte messe in campo dalle varie associazioni cittadine, Proloco, Associazione equestre, le varie associazioni di rappresentazione rinascimentale, ecc, che nulla avevano a che fare con la promozione ed il rilancio dell´artigianato. La risposta dell´amministrazione Sindaco, Giunta e lo stesso capogruppo della cdl, e Presidente della CM fu quella di accantonare il problema, evitando qualsiasi approfondimento sia su cosa fare sul consorzio e l´esose richieste economiche, sia sulle politiche a sostegno dell´artigianato e commercio. “
–Quale fu la reazione del Consorzio?
“Dopo un lungo braccio di ferro in maggioranza il Comune concesse la pur bella somma di 10.000 euro (delibera 188 del 28.07.08). la decisione di dare i 10.000 euro, non è scaturita da nessun confronto, ne con l´assessore, ne con le componenti della maggioranza, era una decisione che, come era ed immagino sia ancor d´uso fare, l´avocava a sè il Sindaco che con decisione monocratica decideva. In realtà, come poi si è visto per altre questioni, le decisioni il Sindaco le prendeva con una ristretta cerchia politica.”
–Finita qui la questione ?
“Non contento il Consorzio continuava con i mezzi di informazione “amici” e/o comunque ad essa collegati (Saturno Notizie e L’Eco del Tevere, ma spesso e volentieri anche il Corriere di Arezzo) a lanciare critiche durissime sebbene immotivate al Comune di Sansepolcro e in particolare a quell’assessore Mancini che “non voleva bene agli artigiani”. Ero, quindi, l´unica dissonanza politica che metteva in imbarazzo la cordata che si era creata fin dalla campagna elettorale con Sindaco, Buono, Marzi, Mercati, Gambacci”.
–A questo punto dunque la storia può finire mentre compare un nome nuovo: Gambacci.
“No, la storia non finisce qui, mi segua che le dò ulteriori spiegazioni o informazioni. Si giunge dunque al 26.01.09 quando, approfittando proprio dell’assenza in giunta di Mancini, il vicesindaco Mercati (che nel frattempo si era fatto dare a forza le deleghe alle attività produttive un tempo gestite da Mancini stesso) fa votare alla chetichella una delibera (la n.29) con cui il Comune stanzia altri 5.000 euro a favore del Consorzio. L’atto è del tutto illegittimo poiché quei soldi il Comune non può impegnarli…il bilancio 2008 è stato da poco chiuso. L’atto è palesemente inattuabile, come fa notare anche il coordinatore di Viva Sansepolcro Giubilei pochi giorni dopo sulla stampa e come deve pure ammettere, a denti stretti, l’assessore Gorizi in consiglio comunale.”
-Continui la storia che è sempre più interessante
“Alla metà di febbraio Viva Sansepolcro viene espulsa dalla maggioranza e i giornali “amici” di cui sopra festeggiano senza freni. Compaiono pure vignette in cui si parla di una Sansepolcro in festa per la cacciata di Mancini e dei civici. Certo, la realtà è ben diversa e gli effetti deleteri per la città di quella espulsione sono già tristemente evidenti a tutti”.
–Vorremmo che ci spiegasse meglio
“Eliminato il freno della lista civica il centrodestra cala definitivamente la maschera e non pone più limiti al suo “amore” nei confronti del “Consorzio”. Il 09.03.2009 con delibera n.62 il Comune stanzia 12.000 euro per Artes…mai si era visto un comune spendere così tanto per una pur interessante rievocazione di antichi mestieri! Lo stesso giorno viene dato mandato (delibera n.66) di destinare una parte di Piazza Garibaldi al Consorzio in vista delle imminenti Fiere di Mezzaquaresima. Il centro storico viene impecettato di adesivi che invitano a dirigersi in quella piazza per ammirare gli allestimenti del Consorzio. L’idea, con bizzarra analogia, sarà poi ripresa dall’Udc per sponsorizzare il passaggio a Sansepolcro del tour elettorale di Pierferdinando Casini, che tra l’altro ha portato nella nostra già mal messa piazza storica un tremendo autoarticolato blu che certamente rende molto credibile il leader scudocrociato quando parla di tutela dei centri storici…Ovviamente bisogna allestire l’area e dotarla di tutti i comfort necessari…ecco così che la Giunta stanzia ulteriori 12.000 euro che il Consorzio dovrà dividere con la Strada dei Sapori”.
Nel frattempo sul giornale online Fendente.it un giornalista continua a chiedere con insistenza il perchè di quella sciagurata delibera del gennaio, quella fatta a casse comunali vuote. Dal comune non giunge nessuna risposta, ma in compenso con delibera n. 106 del 20.04.2009 viene incaricato un avvocato di Perugia per denunciare quel giornalista. Le prime spese giudiziarie sono computate in 2.000 euro. Si era mai visto un Comune che denuncia un giornalista? Eppure anche questo accade nella Sansepolcro governata ormai solo dal centrodestra. La causa è evidentemente destinata a non aver seguito, anche perché il giornalista ha riportato soltanto dei fatti scomodi sì, ma incontestabili”.
“Non finisce qui però.( Ora è l’ex assessore Mancini, senza bisogno di rivolgergli domande, racconta il seguito). Il 13.05.2009 con delibera di giunta n.133 vengono stanziati ulteriori 15.000 euro in favore del Consorzio per Artes, che dunque costerà quest’anno la clamorosa cifra di 27.000 euro (a meno che non ci siano ancora altri stanziamenti, la fine dell’anno è lontana…).
Infine l’ultima novità – così conclude Ferdinando Mancini-, il Consorzio Terra della Valtiberina apre uno spazio espositivo e promozionale a Porta Fiorentina e l’amministrazione comunale con ordinanza n.77 del 21.05.2009 -e per ora è l’ultimo provvedimento- ha “requisito” l’area prospiciente all’ingresso di questa nuova sede ed affidata al Consorzio. In quell’area fino a poco tempo fa c’era uno dei pochissimi parcheggi per biciclette e motorini di Porta Fiorentina…”
A questo punto possiamo congedare l’intervistato e, riassumendo ci viene spontanea una domanda:
“Signor Sindaco, avete negato, perché non c’erano, i 20 25 mila euro da destinare agli incentivi proposti dall’allora assessore Mancini, ma in un periodo nero per la sua amministrazione in cui fanno spicco i casi Ce.Di e Valfungo, come mai l’Amministrazione è riuscita così sollecitamente a trovarne 40mila euro a beneficio del Consorzio per una iniziativa che poco ha a che vedere con gli artigiani?
Pensiamo sia una domanda legittima a cui i cittadini vorrebbero una risposta.
Grazie signor Sindaco”.
Gino Dente dal Fendente