Sab. Dic 7th, 2024

Tre domande ai candidati toscani delle Parlamentarie 5 Stelle

Stamattina ho postato tre domande per i candidati toscani del MoVimento 5 Stelle alle Parlamentarie. Alcuni hanno risposto dicendo di non aver trovato la pagina con le domande. Al fine di semplificare la ricerca, sia per i candidati che per i lettori (elettori) eventualmente interessati, inserisco nuovamente le domande sul mio blog personale.

tredomande

Sono un elettore 5 Stelle toscano. Sto leggendo con molto interesse i CV e le presentazioni dei candidati e ho davvero l’imbarazzo della scelta! Innanzi tutto dunque, complimenti!
Vorrei porre tre domande ai candidati 5 stelle, utili per conoscerli un po’ meglio e decidere con maggiore cognizione a chi affidare il compito di essere nostri portavoce in Parlamento:

1) Quali sono secondo te le priorità che dovrà affrontare il prossimo Governo, nella speranza sottintesa che sia un Governo a 5 Stelle? In particolare, quali ritieni che siano le prospettive dell’economia, del lavoro e del futuro dei giovani? Cosa può fare concretamente il M5S?

2) Dopo l’approvazione del MES, cosa ritieni possibile fare per liberare l’Italia dalla bancocrazia e dallo strapotere di FMI e BCE? Ritieni che l’Italia debba rimanere nell’Euro e se sì (o no) perché e come?
3) Democrazia diretta. Come pensi sia meglio attuarla? Come estendere la comunicazione delle azioni del M5S e come coinvolgere nelle decisioni gli attivisti, magari anziani, che hanno minore o nulla familiarità con il web?
Un caro abbraccio e, comunque, in bocca al lupo a tutti!
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By admin

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2 commento su “Tre domande ai candidati toscani delle Parlamentarie 5 Stelle”
  1. 1) La tua domanda come sicuramente sai, non è sintetizzabile se non con parlando in politichese, senza dire nulla cioè. Si può dire forse che, come tante altre cose, anche il lavoro è una conseguenza di una efficienza generale, a partire dal criterio con il quale vengono gestiti i finanziamenti, i costi, i controlli, i servizi ed altro alle imprese, è uno dei tanti problemi che sono un sintomo e non la malattia. Ripristinando questi punti, si possono mettere tutte quelle regole di diritto e garanzia, specifiche alla categoria, a chiusura di un cerchio che non può avere interruzioni nella sua circonferenza.

    2) L’euro è il sistema bancario sono una truffa, ma l’hanno fatta delle persone, l’euro in se potremmo anche tenerlo per quanto ne so, non sono un economista, credo che l’intera partita vada giocata ai tavoli di Bruxelles, sicuramente è un sistema molto fragile quello che hanno fatto, basato sulla sudditanza o complicità dei governi. Ti rispondo con un’altra domanda: che succederebbe se una delle parti non è più suddito o complice? Fino a che non siamo lì, con le carte in mano, non è possibile essere precisi ma solo avere delle opinioni.

    3) La democrazia diretta e la gestione burocratica familiare, che mi permetto di aggiungere, hanno il suo futuro sono on line, ma il presente è di transizione e non può bastare ovviamente. Puntare su alfabetizzazione digitale nelle generazioni intermedie e muoversi noi, personalmente e con volontari per avere accesso alla democrazia diretta e a quei servizi che altrimenti non potrebbero avere. Fare un uso diverso della televisione, con un canale digitale nostro che si occupi solo di questo, potrebbe essere un idea, ma è farina del mio sacco, va condivisa e votata, magari io non vedo aspetti negativi che altri vedono.

    Spero di averti aiutato, ciao Dimitri Conciarelli.

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