Vedo analisi molto tendenziose sul web e in tv in merito a NOVA, il primo vero Congresso nella storia del M5S. Se permettete vi dico come stanno le cose, visto che c’ero.
Ho seguito fin dall’inizio questo percorso durato qualche mese e conclusosi con l’incontro di questo fine settimana a Roma. Ogni realtà politica ha una sua storia e una sua evoluzione, guai se non fosse così. La Politica deve saper stare al passo con i continui cambiamenti della società e, al limite, deve cercare di indirizzarli. Se si resta ancorati a visioni fuori dal tempo si è condannati a rimanere nell’irrilevanza. Questo è il motivo che ha condotto alla fine anche di partiti che hanno fatto la storia dell’Italia e dell’Europa, ma che non hanno saputo sopravvivere ai cambiamenti. Riuscirà il M5S a rilanciarsi e trovare una nuova forte identità? Non lo so, ma una cosa è certa: se ce la farà o meno dipende solo da noi.
La figura del Garante è stata abolita. La gestione di questo ruolo da parte di Beppe Grillo è stata molto discutibile, soprattutto negli ultimi 4 anni (dalla caduta del Governo Conte in poi). Oggi leggo da più parti il termine “parricidio” associato al voto espresso dagli iscritti. Il termine credo sia fuori luogo. Nessuno ha cacciato Grillo, è stato lui, dopo aver fortemente sostenuto la nascita di un governo per noi suicida, ad essersi poi totalmente disinteressato degli sviluppi successivi, evitando persino di andare a votare alle Elezioni Europee e a quelle per la Regione Liguria.
Oltre a ciò NOVA ha prodotto una ridefinizione anche della figura del Presidente in favore di una gestione più collegiale. Le competenze prima attribuite al solo Giuseppe Conte, sia in merito alla nomina dei coordinatori regionali e provinciali, sia in merito alle alleanze politiche, sono ora demandate al Consiglio Nazionale, previa consultazione dei gruppi territoriali. Questo aspetto di partecipazione dal basso era assente nel M5S prima di NOVA ed è una innovazione della quale dovremo fare tesoro.
Le stesse alleanze tornano ad essere sottoposte alla condivisione scritta dei temi. Si conferma dunque la nostra posizione progressista, ma non a scatola chiusa. Siamo progressisti e disposti ad allearsi con chi la pensa come noi ed è pronto a sottoscrivere contratti di governo “alla tedesca”. Non accettiamo dunque di stare in fantomatici Campi Larghi se il loro obiettivo è solo quello di evitare il successo della Destra, ma senza essere poi veramente alternativi. Ci alleiamo se c’è condivisione dei temi e se c’è possibilità di cambiare davvero lo stato delle cose. Basta ricatti e basta con presunte sottomissioni, dunque. Questi sono gli impegni che ci siamo presi a completamento di questo percorso e dipende da noi mantenere questi impegni.
Avanti!
PS: non era previsto né voluto, ma in questi giorni ho avuto una per me stranissima “visibilità”. Sono stato intervistato dal Fatto Quotidiano mentre ero in fila per entrare al Palazzo dei Congressi insieme ad altre 3.500 persone circa. Per un paio di secondi sono poi comparso anche nel corso di un (peraltro pessimo) servizio del TG5. E allora…piccolo spazio vanità, vi posto sotto lo screen del telegiornale e della home del Fatto oltre al link del video. Il mio intervento, relativo alla figura del Garante, inizia al minuto 1:22
LINK al Video del Fatto Quotidiano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/costituente-m5s-attivisti-archiviare-grillo-doppio-mandato-divisi-alleanza-pd/7778791/