“Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi, ingegneri e architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro e dell’uomo e della sua città plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace. I più umili, i più innocenti, i migliori sanno nel loro presentimento che dal loro sacrificio di oggi potrà nascere finalmente qualcosa di nuovo e di grande, che le speranze dei nostri figli non andranno deluse, che il seme non fu buttato su un’arida roccia” (“Città dell’uomo”, Adriano Olivetti).