Sab. Mar 15th, 2025

Il Movimento ha straperso le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria, due terre in cui parte del Movimento stesso (a partire dall’ex Capo politico Di Maio) nemmeno voleva presentarsi.

Tutto secondo le (facilissime) previsioni.

Oggi, come ormai consuetudine, tutti gli analisti politici – sia quelli titolati che quelli laureatisi stanotte all’Università della Vita – parlano apertamente di Movimento morto ed estinto.

Evviva! Era ora che questi intrusi si levassero di mezzo! Finalmente torna il bipolarismo tra democristiani di destra e democristiani di sinistra…se ne sentiva proprio l’urgente bisogno.

Ironia a parte è evidente che occorre riorganizzare (FINALMENTE lo stiamo facendo davvero) il Movimento nei territori e poterlo fare con i manifesti mortuari affissi a tutte le pareti potrebbe anche essere paradossalmente un vantaggio. Priorità al radicamento nei territori, obiettivo colpevolmente tralasciato negli ultimi anni. Un po’ meno social, un po’ più concreti e, magari, un po’ neo-olivettiani.

Secondo alcuni il Movimento è morto perché si è alleato col Piddì. Secondo altri perché si era alleato prima con la Lega. Secondo me perché si è alleato senza essere strutturato per gestire le inevitabili difficoltà di una coalizione. Si cresce e inevitabilmente si sbaglia, l’importante è capire gli errori e rimediare.

Iniziando a scrivere questo testo avevo già in testa il titolo, “Il Movimento è morto, viva il Movimento”, un titolo già usato anni fa da Beppe Grillo stesso dopo altre elezioni locali (come al solito) perse. Un titolo che parafrasava una vecchia frase, attribuita da alcuni a Nenni o ad altri grandi del passato, “Il socialismo è morto, viva il socialismo”.

Lo stesso titolo era stato usato a dicembre 2014 – poco più di cinque anni fa – da Paolo Becchi, noto per essersi prima auto-costruito il personaggio di ideologo del M5S (ancora ci rido) e ora della Lega. Ecco, per lui eravamo già morti allora. L’ho riscoperto stamattina e l’ho riletto con gusto. Vi consiglio dunque la lettura di questo vecchio testo e degli altrettanto illuminanti commenti allo stesso.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/02/movimento-5-stelle-morto-viva-movimento/1245125/

Ecco, come sapete, quei soggetti che secondo Becchi ed altri autorevolissimi analisti sono morti a fine 2014…nel 2016 hanno poi conquistato la guida dei comuni di Roma e Torino e , a marzo 2018, il Governo nazionale. Non sempre la storia si ripete, né nel bene né nel male, quindi non illudiamoci, ma guai a dare per morto un soggetto politico.

La Lega dopo gli scandali della Tanzania e delle lauree del Trota in Albania era data anch’essa per morta; il PD che oggi festeggia in Emilia era dato ormai da tempo per stramorto…per dire…

Noi ci vediamo a marzo per gli Stati Generali 😉

 

 

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di admin

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