Il comitato nasce per affrontare, in primis, i problemi della vivibilità urbana a Sansepolcro. Il comitato ha nominato come propria presidente la Prof.ssa Gabriella Barbagli
Giovedì 14 luglio, data casualmente propiziatoria, nei locali della Comunità Montana, si è costituito un Comitato di cittadini , per dare nuova voce al sempre crescente disagio vissuto nel quotidiano e finora inascoltato. I cittadini del centro storico e di alcune zone molto problematiche fuori le mura lamentano l’abbandono delle Istituzioni, il progressivo decadimento della qualità della vita nella nostra città, la cui bellezza è sempre meno avvertibile: offuscata, tradita e messa a rischio dai molti oltraggi che continua a subire, giorno dopo giorno e notte dopo notte, con picchi intollerabili nei lunghi fine settimana e nei cosiddetti “eventi”. Il Comitato, come primo atto, chiederà un incontro con il nuovo Sindaco, Daniela Frullani, dalla quale ci si aspetta la restituzione di una dignità personale violata, il rispetto per la città nei suoi palazzi, piazze, strade, vicoli e giardini, un’attenzione doverosa per chi lavora duro e non può riposare di notte, per chi è sull’orlo di una crisi di nervi, per chi teme di compromettersi prima o poi. Rispetto per i vecchi e i bambini ad alto rischio, in un traffico cittadino illegale ed intenso, con sosta selvaggia, il più delle volte autorizzata. Rispetto per quelli che non ce la fanno più e vorrebbero vendere, ma la loro casa non la vuole più nessuno, salvo che sia un ottimo affare. Rispetto per gli stranieri che hanno ristrutturato con amore case e giardini. Rispetto per quei cittadini che non credono più che si voglia restituire alla città il rango che le compete….ma vengono alle riunioni, perché la loro indignazione è più forte del disincanto. Il Comitato intende affidarsi al Sindaco, Daniela Frullani, per più di un motivo, oltre ed in aggiunta ai suoi poteri istituzionali: gli impegni presi con gli abitanti del Centro Storico, prima del ballottaggio; lo spessore della sua cultura, di cui la città ha, oggi, un gran bisogno e la sua esperienza politica, che siamo certi la renderà autorevole, nelle battaglie che vorrà far sue. Tutti noi, nati nel vecchio Borgo o adottati dal Centro Storico, vogliamo un paese vitale e produttivo e ad un tempo elegante ed accogliente. Questo sarà possibile a partire dal rispetto rigoroso, senza deroghe, a vantaggio di chicchessia, dei Regolamenti, e delle Leggi. Il Comitato auspica che per tutto ciò che coinvolgerà spazi pubblici, l’Amministrazione senta la necessità di consultare i cittadini residenti, per valutare insieme l’opportunità, i modi e i luoghi stessi. Come cittadini ci opporremo a tutto ciò che è brutto, volgare, quando non pericoloso ingombro del nostro suolo pubblico e dei nostri giardini pubblici. Lotteremo contro la musica amplificata, sparata a palla, sotto le logge del Vasari, luogo inopportuno per eccellenza e già utilizzato in molte occasioni, a partire dal mese di maggio. Vibrano i vetri delle finestre, fino ai vicoli. Cosa ne può derivare a quella perla del nostro patrimonio storico? E l’amplificazione selvaggia fuori e dentro ai locali non insonorizzati? Che ne è della vita di chi abita in quei palazzi? Noi ci aspettiamo finalmente un’accoglienza dalle Istituzioni, ma se così non fosse, siamo determinati a cercare altre vie, altri interlocutori, per riscoprire nella quiete notturna la bellezza del Borgo e i profumi antichi che arrivano dai Giardini “in aria” e dagli Horti Conclusi, uccisi dal puzzo di piscio e di vomito. Maria Masi Ruggiero, apre il suo libro Giardini in Aria e Horti Conclusi di Città di Castello, con una dedica ” A Nicola e Maria Francesca perché scoprano il silenzio della bellezza”. Tutti i genitori, anche con bambini molto piccoli, dovrebbero unirsi alla nostra lotta, fosse anche la loro dimora al riparo dal degrado, perché al riparo non lo è un gran numero di figli minorenni, alcuni poco più che bambini o appena maggiorenni, che si abbrutiscono per i vicoli del Borgo, dimentichi, con persone, animali, e cose, di ogni insegnamento ricevuto. I ragazzi fanno i ragazzi da sempre e hanno voglia di trasgressione. Noi che abitiamo in centro non li conosciamo tutti, ma li riconosciamo: maschi e femmine li abbiamo visti crescere in età: sbornia dopo sbornia, canna dopo canna, pasticca dopo pasticca, volgarità dopo volgarità, atto di vandalismo dopo atto di vandalismo. Noi ne siamo le vittime, ma anche loro come noi, abbandonati a loro stessi da chi non vigila e tutela la loro salute, la salute pubblica e l’ordine pubblico.