La Nazione, intervista a Giubilei

CONTINUIAMO il nostro giro di interviste con i candidati sindaci di Sansepolcro: oggi è la volta di Mirco Giubilei, 30 anni, ingegnere civile che lavora attualmente in uno studio della vicina Città di Castello, in procinto di convolare a nozze fra un paio di mesi.
Iniziamo la conversazione con lui, da qualche anno coordinatore della lista civica di viva Sansepolcro, chiedendogli i motivi della sua candidatura a sindaco: “Vogliamo contrastare un sistema di potere che governa Sansepolcro da 15/20 anni e che indipendentemente da destra e sinistra è sostanzialmente sempre lo stesso. Le altre proposte non presentano svolte credibili: così abbiamo deciso di correre con la nostra lista”.
Viva Sansepolcro esiste dal 1994 e nel tempo è molto cambiata. Quali sono oggi i punti forti del vostro programma?
“Innanzitutto un cambio radicale nel modo di amministrare la città, il che vuol dire tagli agli sprechi, una diversa gestione di servizi fondamentali come la gestione dei rifiuti, i beni comuni (in primis l’acqua) e le politiche energetiche, un settore qui tutto da scoprire.
Sono comparti che garantirebbero risorse per una buona amministrazione pubblica, la quale dovrebbe incentivare le peculiarità importanti della città, promuovere politiche culturali e turistiche gestite con professionalità e dare finalmente servizi migliori ai cittadini con costi inferiori (penso alle scuole e all’imprenditorialità giovanile, ad esempio)”.
Il tema del lavoro come intende affrontarlo?
“Tutto ciò che ho elencato si riversa lì, ma attenzione: c’è lavoro e lavoro. In questa campagna elettorale se ne parla molto, ma non posso considerare lavoro uno stipendio da 200 euro mensili dato a un giovane precario: io intendo riferirmi a posti di lavoro qualificati. Per esempio abbiamo un progetto innovativo sulla gestione dei rifiuti già sperimentato in altre parti d’Italia per lo smaltimento a freddo dei reflui che darebbe occupazione, così come può fare una concezione della cultura intesa anche come volano economico e occupazionale”.
Quanto all’annoso problema delle infrastrutture qual è il suo pensiero?
“Bisogna proseguire con forza la battaglia per la E78, l’adeguamento della E45 e l’ampliamento della ferrovia, ma nell’attesa dobbiamo creare delle infrastrutture virtuali, partendo dalla rete, che possano far muovere di più i dati e le informazioni e di meno le persone”.
Per chiudere: c’è uno slogan che vuole lanciare?
“Il nostro slogan migliore è dato dalla composizione della nostra lista: sono tutte persone di qualità, ferrate ciascuna nella propria professione e nei propri interessi.
Leggendo la lista si capisce subito il valore della nostra proposta”.
(Michele Casini da La Nazione del 6 maggio 2011)

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