…il sogno di FRANCHINO

Dopo la svendita del paesaggio di Piero, con l’assalto alla collina e l’edificabilita’ (grazie Innocenti!) sul colle franoso sopra Casa Buitoni approvata a vantaggio dei soliti noti nel piano strutturale, la Giunta Polcri ci regala nel finale di mandato la “perla” dello sfregio della storica Fontana di San Francesco, che vorrebbe transennare con una RINGHIERA METALLICA PERMANENTE per la sua “messa in sicurezza”.
La Fontana, a suo tempo oggetto di un attento restauro condotto dalla Sovrintendenza, e’ uno degli angoli piu’ caratteristici del Borgo (anche se gia’ deturpato da un discutibile “incatenamento” in funzione antiparcheggio che altera gli spazi di piazza Garibaldi). Allora la Sovrintendenza scelse attentamente le resine con cui effettuare il trattamento conservativo della delicata pietra serena, e addirittura vietò la sostituzione della “coppa” che sormonta la Fontana, imponendo di restaurarla in quanto patrimonio storico. Oggi la Giunta Polcri decide bellamente di trapanare tutt’intorno direttamente sulla pietra serena ed impacchettare rampe e balaustra con una “bella” ringhiera di ferro.
Non importa che non vi siano mai stati casi di incidenti a memoria d’uomo. Non importa che l’intervento deturpi irrimediabilmente le strutture in pietra e la vista di un angolo “da cartolina” del vecchio borgo. Quello che importa e’ che si “metta a norma” ignorando cosa significa intervenire in un Centro Storico sul patrimonio culturale che abbiamo ereditato. Sarebbe interessante capire cosa farebbe la Giunta Polcri se dovesse gestire la Torre di Pisa (che non ha ringhiere sino al sesto piano e le altre non sono “a norma”), o la Scalinata di Trinità dei Monti (pericolosissima! con scalinate larghissime senza ringhiere) o la Fontana di Trevi con il parapetto non a norma perche’ troppo basso?
Che la sicurezza del cittadino sia solo un ipocrisia e’ del tutto evidente: a pochi metri dalla Fontana un pezzo del semaforo all’incrocio dell’Arco della Pesa attende di cadere un giorno o l’altro su un ignaro passante. Come al solito si guarda alla pagliuzza e non alla trave.
Qualche domanda sorge spontanea dai Cittadini:
(1) chi ha avuto l’idea di commissionare i lavori? (2) quanto sono costati? (3) come hanno valutato gli architetti dell’Ufficio Lavori Pubblici l’impatto ambientale su tale fontana storica? (4) Chi e’ il Progettista e chi e’ il Direttore dei Lavori? (5) quale funzionario della Sovrintendenza ha autorizzato l’intervento?
(6) chi pagherà i danni ai delicati cordoli in pietra serena perforati dai trapani a tazza su ordine della Giunta e del Direttore
dei Lavori? (7) quanti incidenti si sono verificati sulla struttura di detta fontana negli ultimi 150 anni? (8) perche’ nel cantiere della Fontana non sono esposti i necessari avvisi dei lavori con importo, Progettista, Direttore dei lavori e tutte le dovute informazioni?
Una risposta al “perché ” della prima domanda ce la fornisce il Corriere di Arezzo del 16 Marzo 2011 che narra
“di un fatto al quale lo stesso primo cittadino avrebbe casualmente assistito dalla finestra di palazzo delle Laudi: un bimbo straniero sarebbe stato infatti sul punto di cadere sotto da un’altezza di 2-3 metri e la madre, nel tentativo di riprenderlo andato peraltro a buon fine, si sarebbe dovuta aggrappare d’istinto alla panca in pietra. Una scena che Polcri per un po’ di tempo non sarebbe riuscito a scrollarsi di dosso,”
La storia riferita dal “Corrierino” ci lascia molto perplessi. Primo perche’ dalla finestra dello studio del Sindaco la Fontana non si vede(!), poi perche’ la storia assomiglia piu’ alla descrizione di un sogno, non il pierfrancescano “sogno di Costantino”, ma, più modestamente potremmo chiamarlo, “il sogno di Franchino”. Non c’e’ bisogno di essere Freud per capire che il bimbo straniero che sta per cadere e’ la Giunta Polcri, e la mamma che lo riacchiappa in extremis non e’ altro che lo stesso Sindaco che si attacca disperatamente alla poltrona/panchina. Non ci meraviglia apprendere che sia tormentato dall’incubo di perdere la “panchina”, ma perché prendersela con la nostra povera Fontana?
Anziche’ raccontarci i loro “sogni” gradiremmo che la Giunta si svegliasse e fornisse qualche risposta concreta ai problemi dei Cittadini. Ma, visto che per questo e’ ormai tardi, che almeno evitasse, in questo scorcio di mandato, di danneggiare il patrimonio artistico e paesaggistico della città.
Lista Civica VIVA SANSEPOLCRO
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