Esattamente 50 anni dopo i fatti di Reggio Emilia (la polizia spara sulla folla uccidendo 7 manifestanti di sinistra (purtroppo il titolo dell’Unità fu sbagliato), oppositori del governo DC-MSI guidato da Tambroni, la forza pubblica (sic) prende a manganellate i terremotati aquilani, rei di smascherare la favoletta berlusco-bertolasiana della ricostruzione. Cghi rimane indifferente anche a questo è come se avesse egli stesso il manganello in mano. Non basta esprimere solidarietà e rimanere seduti sul divano, un paese normale scenderebbe in massa in piazza a chiedere le dimissioni di un governo succube dei potenti e dei pregiudicati, capace di mostrare il suo lato “forte” solo contro i più deboli.
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”.
(Bertolt Brecht)
L’indifferenza uccide!
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